Nel precedente post vi avevo parlato dei bellissimi fossili di vegetali del Carbonifero trovati in Val Sanagra. Avevamo visto come questa parte d'Italia era abitata da un gran numero di specie di piante, appartenenti a diversi gruppi sistematici, e che già in quel periodo era presente una certa varietà, anche dal punto di vista degli habitat e delle associazioni vegetazionali.
Il Carbonifero però, oltre che essere ricordato come uno dei periodi più floridi per quanto riguarda il regno vegetale, è molto più famoso, soprattutto al grande pubblico, per essere stato abitato da artropodi di dimensioni ben superiori rispetto a quelle a cui siamo abituati oggi.
I due taxa più famosi sono senza dubbio la grande libellula Meganeura, con apertura alare fino a 65 centimetri, e il miriapode Arthropleura, che con i suoi 2 metri di lunghezza (in alcuni esemplari) risulta essere l'invertebrato terrestre più grande di cui si conosce per ora esistenza.
E, ebbene si, sto per raccontarvi come anche in Italia sono stati trovati i resti di una di queste due star del Carbonifero.

Meganeura (alto) e Arthropleura (destra)