Dopo un periodo di latenza (mi scuso per la lunghezza dell'assenza), dovuto ad un cambio radicale della mia vita sia personale che lavorativa, Paleostories
torna attivo e con nuova linfa.
Per il primo post del nuovo anno,voglio farvi fare un viaggio in un posto meraviglioso, che vi lascerà a bocca
aperta.
A dir la verità mi piacerebbe iniziare ad occuparmi di paleo-viaggi, raccontandovi ambienti ed ecosistemi del passato, in una sorta di documentario narrativo (ho una certa passione per la paleoecologia).
Vediamo come va, se arrivano feedback positivi potrei effettivamente pensarci.
Pronti dunque per il primo viaggio.
Siamo arrivati, è mattina inoltrata e il sole è già alto nel cielo.
Il clima è caldo, molto caldo, ma
quello che da abbastanza fastidio a chi non è abituato è l’umidità. Anche la
percentuale di ossigeno è diversa da quella a cui siamo abituati, più alta, e
questo ci da una strana sensazione.
Un po’ intontiti dall’afa, ci
incamminiamo.
Intorno a noi vediamo una foresta
molto fitta, con grandi tronchi adornati da foglie lunghe e verdissime. Nei dintorni di questi tronchi, piante di varie grandezze in un intricato sottobosco.
La foresta è dominata da strani
alberi, alti circa una decina di metri, che presentano foglie solo alla loro
sommità. Le foglie appaiono simili a quelle delle felci e sono portate a gruppi
da lunghi rami pendenti.
Si tratta della pianta Linopteris, del gruppo delle pteridospermatofite (Pteridospermatophyta), piante con i semi ma ancora di classificazione incerta,
probabilmente appena più primitive delle odierne angiosperme e gimnosperme.
Mentre camminiamo ne incontriamo
tantissime, e sembra che esse rappresentino il taxon principale di quest’area
della foresta.
Intorno a noi l’atmosfera è tutt’altro
che silenziosa: numerosi ronzii e crepitii solleticano le nostre orecchie, ma
non riusciamo a vedere effettivamente nessun animale.
Insieme alle Linopteris, altri
grandi "alberi" attirano la nostra attenzione. Guardando bene notiamo una certa somiglianza con i nostri equiseti, anche se questi davanti a noi
sono molto più grandi. Avvicinandoci, riconosciamo qualche specie: Calamites,
Annularia, Asterophyllites, Calamostachys. Effettivamente, si tratta di
equiseti ma di dimensioni gigantesche. La loro parvenza di alberi è data dal
fatto che queste piante qui crescono anche oltre i 10 metri di altezza.
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Linopteris. Immagine da
http://www.jirisvoboda.wz.cz/stranky/domu.htm |
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Calamites. Immagine da http://unlobogris.deviantart.com/ |
Continuiamo a muoverci nella foresta, rompendo di tanto in tanto qualche rametto e inzuppandoci i piedi a causa delle numerose pozze che costellano il suolo.
Man mano che camminiamo, ci
accorgiamo che il tipo di pianta dominante sta cambiando, forse per variazioni
del terreno o della quantità di acqua.