Negli ultimi tempi ho avuto la fortuna di poter collaborare con
alcune scuole per fare dei laboratori sui fossili ai bambini delle
classi terze elementari ed è sempre un'esperienza piacevole. Ai bambini
piace vedere i fossili, toccarli, capire come lavora chi li studia,
capire che si tratta di resti di antichissimi animali che ce l'hanno
fatta, contro mille imprevisti, a giungere fino a noi sotto forma di
roccia.
Tuttavia, alla piacevolezza della curiositas giovanile,
spesso si sovrappone un senso di amarezza quando sento le risposte "ma
io l'ho visto in un documentario", oppure "sul mio libro c'è scritto
così".
In un epoca in cui spopolano film, documentari, libri, cartoni animati,
scene dipinte e mostre, spesso diventa difficile carpire il limite tra
scienza e immaginazione, tra fantastico e reale, tra ipotesi basati su
dati e speculazioni.
E ciò colpisce non solo i più piccoli, ma anche gli adulti.
Casi
"scottanti" in cui mi sono imbattuto ultimamente hanno riguardato le
dimensioni di alcuni animali e le
interazioni (spesso conclamate per simpatia o ossessione verso l'uno o
l'altro animale) tra preda/predatore.
Sembra che certi argomenti siano diventati appannaggio di tutti; tutti
possono dire la loro e ipotizzare/speculare le più improbabili
situazione anche senza la benchè minima conoscenza dell'argomento.
Eppure,
anche se molti non se ne accorgono (o non vogliono), anche su questi
argomenti si può fare scienza. Si deve fare scienza, con criterio,
partendo dai dati e analizzandoli secondo metodi rigorosi e non in base
alle proprie opinioni.
In questa mini serie, vedremo alcuni esempi di come, attraverso lo studio di particolari esemplari o tracce fossili, è stato possibile fare ipotesi su plausibili interazioni tra prede e predatori nel passato.
Presto, su Paleostories!
1 commento:
"Sembra che certi argomenti siano diventati appannaggio di tutti; tutti possono dire la loro e ipotizzare/speculare le più improbabili situazione anche senza la benchè minima conoscienza dell'argomento." - io ho studiato politologia: figurati cosa mi tocca sentire tutti i giorni! :D
Il paese è così, la scienza gli va bene solo quando conferma il suo pregiudizio. Altrimenti è "pagata da BigPharma", "al soldo del comunisti", "ricerca inutile", "chiusa in una torre d'avorio". Ne ho fatto una ragione di vita: la ragione che mi spinge a parlare poco.
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