PREMESSA: per poter
comprendere al meglio questo post è necessario aver letto almeno il
secondo (meglio anche il primo) post della serie "How to Build a
Vertebrate" (primo, secondo). Se non lo avete ancora letto, vi pregherei di
farlo.
Chi invece ha già in mente di cosa si parlava può procedere
direttamente con la lettura di questo post.
Vi ricordate questa
immagine?
Nel secondo post della
serie "How to Build a Vertebrate" (qui) presentavo questo disegno
come immagine finale di una mia ipotesi riguardante l'origine dei
vertebrati e in particolare i possibili eventi di duplicazione del
genoma avvenuti nel punto di divergenza tra invertebrati e vertebrati
e tra gnathostomi e cyclostomi.
La "visione
tradizionale" (la chiamo così perchè è la stessa che mi è
stata insegnata a me all'università e che ho trovato anche su molti
testi e pubblicazioni recenti non specifiche) vuole che un primo evento di duplicazione del genoma separi gli invertebrati (con un singolo set genetico) dai vertebrati (set multiplo) e che un
secondo evento di duplicazione sia avvenuto dopo la separazione tra cyclostomi e gnathostomi. Questi ultimi, forti del loro quadruplo set di geni, avrebbero perciò avuto poi il successo evolutivo che effettivamente
hanno avuto. In questo senso i cyclostomi, che possiedono un set di
geni in meno (3 set) rispetto a quattro degli gnathostomi,
rappresenterebbero una sorta di forma intermedia all'interno della
storia evolutiva degli animali. Questa posizione spiegherebbe le caratteristiche morfologiche primitive
presenti in lamprede e missine.
Da questo stato "più complesso", essi (i cyclostomi) avrebbero poi perso parte del genoma e sarebbero "degenerati" (meglio, molto evoluti) in una morfologia apparentemente più primitiva, probabilmente anche per via del loro habitat e del loro stile di vita molto particolare.
In
sostanza, ci eravamo lasciati con alcune domande:
- Quando sono avvenuti questi due eventi di duplicazione?
- I cyclostomi si sono separati dagli gnathostomi prima o dopo il secondo evento di duplicazione?
- Se così non fosse vi sono dati che possono indicare come i cyclostomi possano aver perso dei geni e essersi originati da un antenato con un set quadruplo di geni, come quello presente tutt'ora negli gnathostomi?
Molto
spesso nei miei post sui cyclostomi ho provato a passare il concetto
per cui le loro caratteristiche morfologiche che a noi
sembrano più primitive sono invece derivate da eventi evolutivi
specifici e secondari, dettati dall'ambiente e dalle abitudini di
vita di questi animali.
Nel mio post "la rivincita dei
Cyclostomi", che potete leggere qui, ho più volte invitato a
pensare a questi animali come a qualcosa di "troppo evoluto"
piutosto che ad "ancora primitivi", così da vedere in altro modo la loro
misteriosa anatomia.
Ovviamente, non pensavo
di aver scoperto chissà quale novità, nè di essere un genio di
paleontologia e genetica. Mi chiedevo però come mai trovassi in giro
così pochi studi riguardanti questi ragionamenti.
La realtà è che non
cercavo abbastanza a fondo.
Nel 2009 Kuraku, Meyer e
Kuratani pubblicarono un interessante studio dal titolo:
"Timing
of Genome Duplications Relative of the Origin of the Vertebrates: Did
Cyclostomes Diverge before or after?"
Il titolo di questa
pubblicazione centra esattamente il punto e compie la stessa domanda
che mi ero posto io.
Dunque?
Kuraku et al. fanno una
premessa molto importante: siccome il codice genetico si modifica
molto rapidamente e spesso in specifici eventi successivi di
speciazione avvengono duplicazioni, riduzioni, perdite di parti del
codice genetico, contare il numero di geni non da necessariamente un
idea reale di come stanno le cose.
Ossia, che i cyclostomi abbiano 3 set di geni e che gli gnathostomi ne abbiano 4 (alcuni 5) non deve pilotare su nessun binario ma semplicemente essere il dato di partenza.
Ossia, che i cyclostomi abbiano 3 set di geni e che gli gnathostomi ne abbiano 4 (alcuni 5) non deve pilotare su nessun binario ma semplicemente essere il dato di partenza.
E' neccessaria quindi
un'analisi che sia il più esaustiva possibile.
Per fare ciò Kuraku et al hanno analizzato TUTTE le sequenze geniche di cyclostomi descitte in letteratura più una sequenziata da loro stessi, numerosi dati di invertebrati e varie sequenze di condritti e attinopterigi non teleostei.
Tralasciando le
complicate conclusioni di genetica (non è questo il posto in cui
parlarne, mi rivolgo ai miei amici genetisti), Kuraku et al. portano
consistenti dati a favore dello scenario per cui il secondo evento di
duplicazione genomica è avvento prima della separazione tra
cyclostomi e gnathostomi, tale per cui all'origine dei vertebrati è
avvenuta una doppia duplicazione, con un antenato comune
probabilmente munito già di un quadruplo set di geni.
Il loro studio mostra come vi siano numerosi geni in comune tra cyclostomi e gnathostomi, molti di più di quanto si sapeva prima.Questi geni, essendo presenti in entrambi i gruppi, segnalano che è avvenuto un grande evento di moltiplicazione genomica prima della loro separazione. Se cyclostomi e gnathostomi si fossero separati molto presto, troveremmo pochi "pezzi di genoma" in comune. E non è così.
Inoltre, precisi modelli di valutazione del tempo degli eventi di duplicazione indicano come vi siano numerosi geni la cui stima prevede che si siano duplicati prima della separazione tra questi due gruppi (sempre da Kuraku et al., 2009)
Il loro studio mostra come vi siano numerosi geni in comune tra cyclostomi e gnathostomi, molti di più di quanto si sapeva prima.Questi geni, essendo presenti in entrambi i gruppi, segnalano che è avvenuto un grande evento di moltiplicazione genomica prima della loro separazione. Se cyclostomi e gnathostomi si fossero separati molto presto, troveremmo pochi "pezzi di genoma" in comune. E non è così.
Inoltre, precisi modelli di valutazione del tempo degli eventi di duplicazione indicano come vi siano numerosi geni la cui stima prevede che si siano duplicati prima della separazione tra questi due gruppi (sempre da Kuraku et al., 2009)
Insomma, questo studio di Kuraku et al. ha dato un grande contributo ad una visione diversa di questo
argomento, portando numerosi dati a favore dell'ipotesi di un
possibile doppio evento di duplicazione genetica, avvenuto quindi
prima della separazione tra cyclostomi e gnathostomi.
La loro conlusione è del
tutto simile a quanto avevo espresso io nel mio precedente post:
"If our
conclusion is correct, "primitive" morphological traits in
cyclostomes may be attributable to secondary modification of their
gene repertoires or changes in gene function and regulation
introduced secondarily in either of the gnathostome or cyclostome
lineages, rather than to incomplete gene repertoires at a
preduplication state of cyclostome genomes."
Avevo
dunque ragione io?
(io e Kuraku et al e tutti quelli che hanno pensato a questo scenario prima di me. Non vi è solo questa pubblicazione ad andare in questa direzione)
(io e Kuraku et al e tutti quelli che hanno pensato a questo scenario prima di me. Non vi è solo questa pubblicazione ad andare in questa direzione)
Non
vi sono ancora dati così consistenti e non vi è affatto unità di
pensiero fra gli esperti del settore. Molti di essi inducono giustamente a rimanere cauti e ad aspettare nuovi dati prima di far pendere il proprio pensiero da una o dall'altra parte.
Indubbiamente, sono necessari altri studi soprattutto sul genoma delle missine, di cui si sa ancora molto poco.
Indubbiamente, sono necessari altri studi soprattutto sul genoma delle missine, di cui si sa ancora molto poco.
Benchè
la questione sia ancora irrisolta, ho voglia di schierarmi e mi
prendo il rischio di espormi.
Orgoglioso
di esserci arrivato da solo, contento che vi siano stati studiosi che
l'abbiano pensato prima di me, propendo per questa visione delle
cose.
Se
non altro, ciò toglierebbe i cyclostomi dalla loro posizione di
vertebrati primitivi per elevarli ad uno stadio di vertebrati
particolarmente evoluti. Voi pensatela come volete, ma io glielo
devo.
Per i
miei adorati cyclostomi questo ed altro.
P.S.
Spero qualcuno si sia accorto che il post è finito senza aver
risposto ad alcune domande. In particolare, non ho detto se vi sono
studi che abbiano portato dati a favore o a sfavore di possibili
eventi di perdita del genoma nei cyclostomi.
Non
preoccupatevi, ci sono.
Ma
non potevo mica dirvi tutto ora e subito no?
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Bibliografia:
- Kuraku S., Meyer A and Kuratani S. 2009
Timing
of Genome Duplications Relative of the Origin of the Vertebrates: Did
Cyclostomes Diverge before or after? Mol. Biol. Evo 26 (1): 47 - 59
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